In beata solitudine
di Alberto Piovesan (Breda di Piave, TV)
_________________________________
Guardo furtivamente l’altimetro, segna 2670 m, e per quanto mi sforzi di non farlo prendo coscienza che mancano ancora quasi 600 metri di dislivello, quindi più o meno altre 2-3 ore di fatica.
Sto per terminare la tranquilla ed arrampicabilissima ferrata Punta Anna, nella zona di Cortina d’Ampezzo. Ecco, ci sono: arrivo su una panoramica crestina, circa 40 metri più in alto, ma le nuvole mi impediscono di vedere alcunché. Eppure avevo guardato le previsioni meteo!
La bellissima Tofana di Rozes, ad ovest rispetto al mio percorso, è ammantata di nubi innocue, però distinguo chiaramente le molte persone che, desiderose di ammirare il panorama che offrono vette come questa, oggi arriveranno ai suoi 3225 metri.
Diavolo! Quante sono?! Sembra un pellegrinaggio!
Io ho trovato molta gente solo all’inizio della ferrata ma, fortunatamente, ora sono in beata solitudine con il mio obiettivo: la Tofana di Mezzo, a 3244 metri.
E’ la mia prima uscita in solitaria. Niente amici, niente ansiosi genitori al seguito. Io e la mia grande passione, la Montagna.
Accelero il passo, voglio mettermi un po’ alla prova e arrivare al limite: il limite che ti fa dire “Basta, riporta respirazione e battito del cuore a livelli accettabili!”. Non si dovrebbe fare, bisognerebbe mantenere un passo costante ma, mentalmente, esclamo un «Chissenefrega!». In fin dei conti non devo preoccuparmi di compagni che arrancano o che vanno più forte di me. Sono solo!
Mi fermo due minuti, bevo un po’ d’acqua, mi guardo un attimo attorno, il cielo si apre e il sole inizia a picchiare. Solo ora scorgo due persone che mi precedono a circa un quarto d’ora di distanza.
Il cielo si richiude repentinamente, come quando si accende e spegne una lampadina. Rallento un attimo e ascolto il meraviglioso sibilo delle nuvole che corrono sulla montagna. E’ una sensazione splendida: la temperatura è gradevole, non più di 12-13 gradi (che bello sfuggire alla canicola della pianura!).
Supero un piccolo tratto attrezzato, facile facile, mettendo le mani sulla fresca roccia. Mi diverto come un pazzo. Guardo di nuovo l’altimetro, 2880 metri, e non mi accorgo di aver raggiunto le due persone che mi precedevano.
Primo e Loris, questi i loro nomi, due simpaticoni. Condivido una mezz’ora buona di salita rivolgendomi a loro, e viceversa, come fossero amici di vecchia data. Poi mi invitano ad andare avanti perché proseguiranno con il loro passo.
Rimango di nuovo solo, come unico compagno ora ho nuovamente me stesso.
La lampadina, il sole, seguita ad accendersi e spegnersi e nel frattempo inizio ad ansimare; sto faticando, quindi decido di fermarmi a bere un altro po’. Questa volta però, mi dico, sosterò un po’ di più.
Mi siedo sopra un masso leggermente al di fuori della traccia principale e mi metto ad ascoltare. Libero la mente da ogni pensiero. Non sento nulla. Comprendo ch’è la cosa che più desideravo da molti mesi a questa parte: il silenzio. Rabbrividisco e mi commuovo. Mi sento totalmente immerso in me stesso. Meraviglioso!
Mi desta un «Hola!» di due ragazzi spagnoli. Rispondo con un caloroso «Ciao!» e vedo che vengono verso di me: stanno mettendosi alla prova perché vedo sul loro altimetro che, nel frattempo, cronometrano l’ascesa.
Riparto con loro, ma dopo 10 minuti li lascio andare. Mica son venuto qua per correre! Ci siamo quasi, 3180 metri. Ora vedo la croce di vetta molto limpidamente; la lampadina rimane accesa e scotta assai. Mi si dipana un panorama mozzafiato. Mentalmente sorrido.
Ora mi sto rendendo conto di come corpo e mente abbiano a volte desideri diversi: il primo non vede l’ora di sedersi e riposare un pochino, la seconda vorrebbe proseguire ancora per molto. Su questo bellissimo agone interiore proseguo con facilità estrema. Arrivo in cima.
«Dannazione! Quanta gente!». Già, qui arriva la funivia purtroppo. Mi faccio immortalare con la croce di vetta a fianco e poi proseguo in direzione della funivia.
Sono spensierato, intimamente felice. Dopo circa 40 minuti arrivano anche Loris e Primo; stanchi, ma credo con sensazioni molto simili alle mie. Ci ripromettiamo di trovarci per una birra un giorno o l’altro.
Riparto per scendere.
Ripercorro le mie 5 ore di solitudine. Ah, ci voleva proprio! Mi sono trovato davvero bene con me stesso oggi.
E a te Montagna, grazie.
gabriella benettton
6 ottobre 2012
La montagna con la sua maestosità trasmette sentimenti di riverenza per la natura e rasserena gli animi emozioni ,è nutrimento per lo spirito Gabriella Benetton
tiziano
6 ottobre 2012
Non so se sono ancora in tempo, ma comunque credo che il tuo testo meriti un po’ di tempo per la lettura perchè molto bello. Complimenti vivissimi!
Giulia
6 ottobre 2012
Spero di essere ancora in tempo, un testo che trasmette passione ed emozioni
Paola
5 ottobre 2012
Ho letto con piacere dalla germania questo post, mi sembra di rivivere le mie montagne
Walter
5 ottobre 2012
Mi immedesimo in quello che scrivi, pare che la pensiamo allo stesso modo mio caro Alberto. Vivi la tua passione al meglio, giorno dopo giorno cresci un po’ e matura esperienza che ti servirà per affrontare le nuove sfide che ti si presenteranno davanti.
Lucia
5 ottobre 2012
Sono nonna spero mio nipote intraprenda questo sport da grande è molto educativo. Grazie per avermi convinto a leggere il tuo post
Laura
5 ottobre 2012
Andiamo tanto in giro per il mondo in cerca di bei paesaggi ma li abbiamo qui attaccati a casa con le nostre dolomiti. Ti ringrazio per averci ricordato dei nostri tesori, non dobbiamo dimenticare le terre meravigliose che abbiamo!
Lorenzo
5 ottobre 2012
Il tuo post è molto bello fai venir voglia di intraprendere questo sport, state a contatto con la nature a questi livelli dev’essere fantastico
Alberto
5 ottobre 2012
Ho fatto un po’ fatica a capire il linguaggio un po’ tecnico peró tutto sommato il post è carino. Io alla tofana ci sono stato, effettivamente è un bel posto
Mario
5 ottobre 2012
“Se Maometto non va alla montagna, allora essa andrà da lui”, questo è il detto. Ma Maometto non sa cosa si perde, tutte quelle intense emozioni che la fatica e la gioia di aver conquistato una vetta ti possono dare.
sheila
5 ottobre 2012
Caro Alberto, grazie con tutto il cuore perché tra le righe ho percepito passione vera e pura. Mi hai trasmesso una forza enorme, sono sicura che d’ora in poi prima di perdermi d’animo mi tirerò su le maniche…
Maddalena
5 ottobre 2012
Wow! Mi piace in sacco la montagna, e trovo che questo testo rispecchi davvero l’anima di quei momenti
carlos
5 ottobre 2012
… e quando pensi di essere solo, ti accorgi che non lo sei mai… amici che vanno amici che vengono… sembra la sintesi della vita, un cammino in salità ricco di esperienze, con un picco, e infine una discesa….
sooooo saaaaaddd 😦
or not?
it’s life
Giulia
5 ottobre 2012
“Come può uno scoglio arginare il mare?” cantava Battisti; e come può la stanchezza fermare una passione grande come la tua? Sono felicissima perchè hai trasmesso il valore della fatica che porta a grandi risultati.
Ludwig
5 ottobre 2012
Montagna = polenta + funghi + sopressa + castagne + vino buono
Certo bisogna arrivarci 😀 Bravo a fare tutti quei metri, io sono pigro lo ammetto.. E forse ho paura della solitudine, dovre prendere esempio da chi ce la fa..
fabbro
5 ottobre 2012
Ma non hai le vertigini?? io non potrei… ahahah neanche guardarti mi prenderebbe un coccolone!
Bell’articolo, sempre pregevole scrittura! La montagna sembra che ti abbia dato tanto.. possibilità di isolarti cmq nella confusione… perché cmq c’era gente no?
Giancarlo
5 ottobre 2012
Sono rimasto estasiato da come una semplice descrizione di un’uscita in montagna possa emozionare,far riflettere e,in definitiva arricchirci un po’. Grazie!
Riccardo Boschet
5 ottobre 2012
Fino a Punta Anna la ferrata non è poi così tosta, poi però iniziano i tratti più interessanti e panoramici, anche se qualche scala di troppo poteva essere tolta a mio avviso…
Ezio
5 ottobre 2012
A me la solitudine fa paura, ma con un panorama così mi passerebbe di sicuro. proverò questa esperienza, grazie per avermi presentato la tua. Un abbraccio…
Marta
5 ottobre 2012
Ho letto con piacere il tuo racconto. Io quell’uscita l’ho fatta quando ero molto più giovane e,ti posso dire, le sensazioni erano molto simili.
Alex
5 ottobre 2012
ogni singola parola di questo brano fa trapelare la tua passione per la montagna: una passione che quasi si trasforma in gelosia, e ti porta a volerla vivere completamente solo. testo molto intenso.
Koalina
5 ottobre 2012
Amo la montagna per il caldo e il freddo, per la pericolosità e la bellezza! le ferrate non le conosco però! come sono? preferisco i boschi, si sta bene da soli li a riflettere o a rilassarsi!
Micol
5 ottobre 2012
Alberto! Con te sono venuta al Semenza sul Cavallo e poi sulla ferrata Col dei Bos: sei stato una valida guida e sostegno, non mi sono mai sentita in difficoltà perchè sei stato in grado di indicarmi tutti gli appoggi che erano a portata d’occhio.
Complimenti per il testo, mi è piaciuto un sacco!
Gre
5 ottobre 2012
io ho la casa in montagna preferisco stare al caldo o sciare che scarpinare, però rispetto l’idea di montagna tua e credo di molti altri a vedere quanti han commentato e come
Matteo
5 ottobre 2012
Dalla tua capacità espressiva e comunicativa non si direbbe proprio che tu sia un tipo solitario. Siamo felici che tu ci abbia trasmesso le tue emozioni e che abbia condiviso parte del tuo cammino attraverso questo testo.
luisa
5 ottobre 2012
Anche sul gransasso ci sono le ferrate, e anche li c’è qualcosa di unico, non senti nemmeno i neutrini che passano da quanto silenzio c’è 🙂 vieni!
Luisa
Marco
5 ottobre 2012
La montagna, la solitudine, la natura incontaminata. Quante volte ho vissuto le sensazioni che hai descritto in questo testo. Complimenti!
ciuss
5 ottobre 2012
sembra bella sta montagna da quel che dici, però a me piace la confusione, avrei fatto bordello a bere vino in cima alla montagna con gli spagnoli ahah
w brescia
Gabi Manga
5 ottobre 2012
Hai sempre la fissa per l’altimetro: il tuo, quello degli spagnoli… tanto basta una nuvoletta improvvisa e ti sballa i valori! Vai così stambecco, complimenti per il post e per il concorso, hai scritto frasi molto speciali per un amante come te dell’alta quota.
Chris
5 ottobre 2012
La forza della natura si imprime molto velocemente nella mia mente, forse perchè non ho mai visto cose del genere dal vivo e mi piacerebbe farlo. Mi è piaciuto sinceramente!
Mely
5 ottobre 2012
Bellissimo articolo! Sei dimagrito! 😀
Ah beata solitudine! però hai condiviso con noi la tua solitudine! come mai?? pubblicità? 😀 no scherzo bello, vorrei anch’io se potessi
Marta
5 ottobre 2012
Accidenti…e pensare che sarei dovuta esserci anch’io quel giorno! Ma la febbre mi ha bloccata a casa. Forse è stato meglio così, hai scritto delle belle parole: grande Alberto!
Giuseppe
5 ottobre 2012
Le montagne che descrivi sono fantastiche qui in Inghilterra non abbiamo queste meraviglie, mi è venuta voglia di tornare!
Nicola
5 ottobre 2012
…e poi la gente va al mare, perdendosi la meraviglia di esperienze del genere. Appoggio in pieno le tue frasi e le tue idee Alberto, hai un valido sostenitore!
Laura
5 ottobre 2012
Complimenti vivissimi all’autore, La salita che hai descritto riassume quelle che sono le difficoltà nella vita, da superare in beata solitudine
Mattia
5 ottobre 2012
A letto con l’influenza, leggere il tuo resoconto mi consola: la montagna è sempre lì che ti aspetta, se non va stavolta sicuramente ce ne sarà un’altra. Grande.
miky
5 ottobre 2012
Oltre che animatore fai anche questo?? wow! Sembri più uno scout però ahah
Cmq bellissimo articolo (quale non lo è?)
mi ricollego a quello che dice Vania: beata solitudine quando ci si isola per ritrovarsi con Dio!
Pamy
5 ottobre 2012
Allora Alby, spiegami, ci sono scalatori fighi da queste parti? ahah
Come sempre un ottimo articolo! Non sapevo però che facevi percorsi così pericolosi! sta attento!
Grigo
5 ottobre 2012
Dovevi portarci i tuoi professori di domenica, l’unico giorno che avevi mezza giornata libera dallo studio delle nostre splendide materie!
Ti abbiamo insegnato bene a scrivere ah? Bravo Albero!
Ronel
5 ottobre 2012
Stavo pensando di andare a fare una ferrata in quelle zone, come ci si arriva da Trento??
Bella la foto? magari ci becchiamo li!
Melissa
5 ottobre 2012
sai, alberto, condivido appieno le tue idee. ritagliarsi del tempo per sè e stare lontano dai problemi quotidiani è una necessità che talvolta diventa irrefrenabile, un bisogno dovuto dal quale non si scappa. una bella pagina umana la tua…
Ronel
5 ottobre 2012
Oh mamma! Che padronanza di linguaggio! Studi lettere? Quasi una descrizione giornalistica oserei dire. Complimenti!
Stefano
5 ottobre 2012
Bella Zio questa foto è spettacolo puro! ma dimmi un po’ quando quando ti porti Marco con te che ce lo togliamo dalle scatole? ahah scherzo!
Viene nella montagne bergamasche una volta però dai zioooo!
Tommy
5 ottobre 2012
Figooo! me ne ha parlato Carlo di set cose che facevi e fai… bello bello! Ma non star andar solo dai! Sul serio sembra posti da picnic, promettiamo che buttiamo nei cestini tutte le carte!
promessa da lupetto
Vania
5 ottobre 2012
Bello davvero bello! Mi viene in mente la mia esperienza alla Blue Mountain in Australia… ero da sola… in quel caso me ne stavo da sola in preghiera… la solitudine è molto utile quando si ha bisogno di vedersa con Qualcuno più grande di noi
Vero
5 ottobre 2012
Sei mai stato sugli appennini Umbri? se ti interessa l’esperienza fammi sapere perché conosco dei posti molto belli, compresi percorsi e ferrate.
Un saluto
Veronica
Lello
5 ottobre 2012
Mi ha segnalato l’articolo un amico comune.. Trovo l’articolo scritto molto bene, bella descrizione in sé… Mi spieghi cos’è una ferrata? sono proprio ignorante 😀
Alex
5 ottobre 2012
Bella Piove! Non andarci da solo che cavolo! Nella foto sembri stanco ma soddisfatto e ci credo! Bravo bella impresa, io non ci riuscirei, almeno da sola..
Alex
5 ottobre 2012
Le montagne lombarde sono più aride e aspre, queste invece sono quasi dolci alla vista.. il racconto è incentrato su di te più che sulla montagna, cmq discreto
Alberto
5 ottobre 2012
Anche fare il sub da soli è bello… non so forse li è facile isolarsi per forza di cose… cmq bello… come mai questa scelta??
Ada
5 ottobre 2012
Non so se sare in grado di andare da sola per tuttp que tempo li lassù … preferisco stormene per conto mio in altri posti, la montagna la preferisco con tanti amici
fanny
5 ottobre 2012
les montagnes italiennes sont belles! Je comprends un peu l’italien, mais l’image est très belle
Marcello
5 ottobre 2012
Milano è così distante dalle dolomiti…. vorrei essere li ora, beh forse non di notte perché è pericolo..
articolo con 0 commenti
5 ottobre 2012
L’inizio di un trekking fa schifo io voto il tuo
Maicol
5 ottobre 2012
vado in quelle zone a capodanno prossimo spero non faccia troppo freddo brrrr….
laura
5 ottobre 2012
montagna, sempre montagna, fortissimamente montagna! un racconto splendido. Tofane poi, sono uno dei posti più belli del mondo. Ancora ricordo la mia prima escursione. Grazie all’autore che mi ha fatto ricordare.
Naily
5 ottobre 2012
è un piacere leggere le emozioni che hai provato!
distendersi per terra con il sole o la pioggia in questi paesaggi mi provoca sempre gran piacere! 🙂
daniele
5 ottobre 2012
non credevo che leggere questo testo mi evocasse così tante emozioni! hai una gran passione e lo sai trasmettere agli altri.
Elide
5 ottobre 2012
Devo scrivere con l’indirizzo di mia figlia perché non sono molto tecnologica e non ho un indirizzo mail.. Caro Alberto, ti devo ringraziare: la montagna non mi é mai piaciuta particolarmente, ho sempre pensato che non ne valeva la pena di camminare così tanto, preferisco andare al mare; ma dal tuo testo capisco che c’è qualcosa di speciale anche in questa esperienza. Non garantisco di fare la tua stessa strada, ma magari con la funivia spero di vedere i luoghi che hai descritto. Complimenti!
claretta
5 ottobre 2012
quanto vorrei le tue capacità fisiche! purtroppo arranco anche per fare 200 metri di dislivello. tuttavia ti faccio una promessa: un giorno verrò con te.
chiara
5 ottobre 2012
la solitudine che sa regalare la montagna in certi momenti è impareggiabile. complimenti all’autore.
Enrica
5 ottobre 2012
Non sono una gran camminatrice in montagna (e lo sai!), ma devo ammettere che hai ragione: quei paesaggi meravigliosi, che hai saputo così ben descrivere, meritano davvero la fatica che costano… Magari con un po’ di allenamento, spero un giorno mi ci potrai portare, così anche per te sarà un’esperienza nuova: non più in solitaria…
mara
5 ottobre 2012
anch’io ho fatto quella ferrata. Tanta fatica, tanto sudore ma la soddisfazione di arrivare in vetta ripaga tutto.
annamaria
5 ottobre 2012
una volta ho fatto una ferrata è stata molto bello, questo racconto mi ha fatto ricordare quelle sensazioni stupende! grazie!
Filippo Gambirasi
5 ottobre 2012
Non sono un esperto di ferrate ma tempo fa mi avevano proposto di andare… Ora mi pento di aver rifiutato.
lidia
5 ottobre 2012
articolo interessante sono stato anche io a punta anna! panorama splendido
annalisa
5 ottobre 2012
io non sono un’amante della montagna, ma questo testo mi ha colpito per la capacità di far sognare chi lo legge. Grazie!
Verusca
5 ottobre 2012
L’ho fatta anch’io questa estate, era metà luglio e non ho trovato una nuvola: il cielo era sgombro di nuvole e il sole scottava proprio come hai scritto tu.
Mi sono immedesimata molto nelle tue parole, e per questo ti ringrazio. Continua così!
augusto
5 ottobre 2012
un piacere difficile da definire, eppure con questo racconto sei riuscito a trasmettere molto bene le impressioni di viaggio. restiamo in attesa del seguito.
Roberto
5 ottobre 2012
Sono un amante della montagna purtroppo non praticante … grazie … il tuo racconto mi ha trasportato per un attimo in un sogno che so già non potrò mai realizzare!
Caterina
5 ottobre 2012
Niente da dire, però penso che la discesa sia stata la parte dove hai elaborato meglio lo splendido testo che hai scritto. Ti auguro altre mille avventure come queste!
luca
5 ottobre 2012
sono un ragazzo…..lavoro e gioco a calcio. Il tuo testo mi lascia senza parole, mi fa respirare un attimo….scrivi ancora!!!! ;(
roly
5 ottobre 2012
io di solito passo molto del mio tempo al lavoro o seduto sul divano, perchè quando torno a casa la sera, sono molto stanco. leggere questo brano, però, mi ha fatto venir voglia di alzarmi, prendere la macchina e raggiungere quelle cime per potermi sentire sollevato!!!!! Grazie
uomo al lavoro
5 ottobre 2012
io e i miei ragazzi lavoriamo tanto ogni giorno, ma la crisi si fa sentire, come tutti sanno……ma leggere questo testo mi (e ci) ha dato un attimo di tregua e di distacco da questo mondo super complicato! la montagna è sempre un posto che fa sognare…..grazie Alberto, per questo momento di libertà!!!!!!
gm98
5 ottobre 2012
davvero stupendo questo brano……mi complimento per il modo di scrivere, e per essere riuscito a descrivere una cosa così straordinaria con tanta semplicità!!!!!
chissà che anch’io un giorno possa condividere la tua stessa passione per la montagna….e la tua stessa bravura nello scrivere!! 🙂
Francesco B
5 ottobre 2012
Pur essendo una persona vivace, la montagna mi calma. Vivere un’avventura come la tua, in beata solitudine, mi farebbe davvero bene. Però, visto che in questo momento non posso, mi godo il tuo testo. Grazie Alberto!!
Andrea B
5 ottobre 2012
Io sono un bambino, ma fare un’escursione come quella che hai fatto tu, Alberto, per me sarebbe un sogno!! Se ci torni, portami con te….starò’ in silenzio e ti lascerò vivere la tua beata solitudine!!
maurizio Zanardo
5 ottobre 2012
Mi hai fatto ricordare la salita alla Rozes di qualche anno fa: bellissimo l’arrivo e poi improvvisamente la grandine nella discesa. La montagna non si può dominare: si accetta e si ama
Maurizio
Alessandro
5 ottobre 2012
La lampadina che scotta! Simpatica immagine. A quelle altitudini immagino che le nuvole, a volte, siano la miglior cosa per evitare brutte scottature. Leggendo il tuo racconto non posso fare altro che incitarti a coltivare, sempre più, la grande passione che hai per la montagna.
piepio
5 ottobre 2012
In questo mondo moderno in cui l’imperativo è fare presto c’è ancora qualcosa, per fortuna, che funziona in modo naturale. Lo dimostra il fatto che tutti quelli che hanno intrapreso la salita, che tu hai piacevolmente descritto, sono arrivati in vetta, ognuno con il proprio ritmo. Mi è ritornata in mente la salutare bellezza delle camminate che ho fatto qualche anno fa, anche in tua compagnia. Spero che questa passione, con le opportune attenzioni, ti rimanga sempre dentro e ti faccia maturare come uomo, soprattutto onesto.
Alberto
16 ottobre 2012
Anche se molto probabilmente non leggerai mai queste parole, ti rispondo ugualmente.
Mi auguro anch’io che la passione rimanga e che addirittura possa crescere, in modo da maturare come uomo: non ti chiedo di comprendere fino in fondo le mie scelte, so che la pensiamo diversamente su alcune cose, ma quantomeno accetta che possa seguire il mio sentiero, anche se non sarà quello che tu vorrai. Devo deciderlo io, la responsabilità spetta a me.
Ciao papà, grazie.
Marco
5 ottobre 2012
Guardando le foto che hai messo ammiro l’immensità di ciò che ti circonda. Quanto piccolo è l’uomo nei confronti della montagna! Bisogna essere un tutt’uno con essa per vincere le paure che inevitabilmente essa può provocarci.
marco
5 ottobre 2012
La magia della montagna è questa. Ti fa vivere emozioni uniche, e qui ne abbiamo una chiara dimostrazione! Congratulazioni per il testo.
Nicolò
5 ottobre 2012
Guarda che per diventare un alpinista serio devi farti su del materiale buono! Certo, hai l’età dalla tua parte, e da quanto scrivi anche la passione, il che fa ben sperare…
Grazia
5 ottobre 2012
Penso alla bellezza dei posti e alla difficoltà che alcune persone hanno a causa dei loro problemi fisici. Sei fortunato ad aver vissuto e a poter vivere, in futuro, quei momenti. Forse è giusto dire che la funivia deturpa la maestosità di certi panorami, tuttavia per i meno fortunati consente loro di ammirarne la grandezza. Un plauso all’autore di questo simpatico racconto.
Francesca
5 ottobre 2012
Dev’essere stata un’esperienza magnifica! In solitudine si può apprezzare molto di più la natura 🙂 L’hai raccontata mettendoci il cuore e si sente! Il paragone che hai fatto tra il sole è la lampadina la trovo azzeccata!
Giulia
5 ottobre 2012
Non immaginavo avessi questa capacità di esprimere a parole le sensazioni che provi in montagna: ero convinta che preferissi tenerle per te, visto che ogni tanto so che mentre si cammina cerchi di ritagliarti degli istanti di solitudine e riflessione..
Luca
5 ottobre 2012
Un bel racconto, in grado di trasmettere molto bene le sensazioni che hai provato. Ti faccio le mie congratulazioni!
Roberto
5 ottobre 2012
Veramente veramente un testo scritto come si deve, con tanto di spazio per le riflessioni personali ed emozioni suscitate nel lettore. Complimenti per le le ottime descrizioni del paesaggio attraverso le fotografie!
Fiorenza
5 ottobre 2012
Questa passeggiata mi manca. Me la metto nel calendario per le prossime escursioni perchè non c’è niente di meglio di una bella sfaticata che viene ricompensata con fantastici panorami. Aspetto il prossimo racconto. Ciao
Enrico
5 ottobre 2012
Libera la mente, libero il corpo; non ci sono più pesi, leggeri come il vento si percorrono interminati spazi e sovrumani silenzi, come scrive Leopardi.
Questa è poesia…ottima descrizione del tutto.
Simone
5 ottobre 2012
Che dire…..e bravo Alberto! Non sarò un esperto di montagna ma quelle poche volte che ho l’occasione di andare a camminare provo le emozioni che tu hai sopra descritto…. Quel “mi sento totalmente immerso in me stesso” vale più di molte altre cose
marika
5 ottobre 2012
descrizione meravigliosa, sembrava di esser li con te. Non potrei mai fare una cosa così nella realtà. Solo guardando la tua foto mi tremano le gambe in modo assurdo per le vertigini.
Andrea
5 ottobre 2012
sono un calciatore convinto il gioco di squadra mi piace … leggere il tuo racconto però mi fa venire voglia di assaporare questa “beata solitudine”!!! Grande Alberto!!
Luca
5 ottobre 2012
Mi è piaciuto davvero molto il tuo racconto, lasciatelo dire.
Adesso che inizia la stagione invernale (sperando che arrivi un po’ di neve) e tu non sai sciare, quasi quasi ti porto a provare… secondo me ti potrà piacere, Cortina è splendida!
Mirco
5 ottobre 2012
Dire che la montagna è magica è riduttivo. L’intensità delle emozioni che si avvertono di fronte alla magnitudine del paesaggio fa talvolta rabbrividire: hai descritto bene ciò che intendo.
Eva
5 ottobre 2012
leggo il racconto ed apprezzo il parlare della lotta tra corpo e mente, in una scena di mirabile splendore: la Tofana di Mezzo. Questo narrare ha la capacità ed il merito di trasportare lassù anche il lettore…
Enrico B
5 ottobre 2012
Davvero un testo magnifico!!! Le montagne sono un posto stupendo….e tu le hai descritte in modo davvero realistico e coinvolgente.
Io non ho possibilità di arrampicarmi o di fare escursioni in alta montagna…ma il tuo testo mi ha fatto per me!!! Grazie Alberto!!
Caterina
5 ottobre 2012
Pure due ragazzi spagnoli hai incontrato? Mi sa che dalla prossima volta verrò anch’io a fare i tuoi giri, magari un “Hola” lo riserveranno anche a me…
Bellissime le immagini che hai saputo ben rappresentare con le tue parole!
Francesco
5 ottobre 2012
Frasi stupende per quello che ritengo l’angolo migliore delle Dolomiti ampezzane. Una poesia di colori e suoni che hai saputo ben descrivere con questo testo, complimenti.
Valerio
5 ottobre 2012
Quattro anni fa ho fatto il giro delle Tofane, è stata un’esperienza unica: faticosissima, specie se affrontata a marzo (freddo cane ma giornate limpide), ma anch’io mi sono trovato apensare come hai fatto tu: la montagna ci accomuna, nonostante tutto, perchè in essa scorre qualcosa di magico.
Mattia
5 ottobre 2012
Wei, dopo le passeggiate per Caldonazzo adesso fai pure le ferrate? Ammetto comunque che il paesaggio delle Tofane è unico, merita davvero. Mi è piaciuto molto il tuo testo, scritto bene e con termini semplici ma efficaci.
Sabrina
5 ottobre 2012
E’ bella e unica la solitudine che solo la Montagna (sì, con la ‘M’ maiuscola, come la scrivi tu) può dare e che a tutti, almeno una volta, farebbe bene provare. Non c’è niente di più emozionante, poi, che ascoltare il silenzio, porgere attenzione alle rocce e agli elementi naturali che si dipanano lungo il percorso in salita e ritrovarsi in quella sensazione mista di soddisfazione e fatica che si percepisce una volta giunti alla meta… Impagabile!
Gisela
5 ottobre 2012
Articolo molto carino e scritto bene, la montagna è come una musa ispiratrice, che ti travolge e ti cattura…
Betty
5 ottobre 2012
Se solo non soffrissi di vertigini, grazie a te ho potuto assaggiare l’emozione che si prova a stare in cima al mondo!! Grazie, gran bel post
Albi
5 ottobre 2012
Spesso vivendo in montagna si sottovalutano le grandi emozioni uniche queste cime possono regalare. Leggo questo post e riscopro la meraviglia del luogo in cui vivo.
Massimiliano
4 ottobre 2012
Mi complimento con te per come sei riuscito con questo racconto a rendere molto bene l’idea dello spettacolo della natura a cui si puo’ assistere durante un’arrampicata e delle sensazioni interiori che si possono provare. Io non l’ho mai fatta e forse non la farò mai ma credo che siano esperienze uniche da provare almeno una volta nella vita.
Giuliana
4 ottobre 2012
Caro Alberto, io non ho mai avuto il tuo coraggio ed è una cosa di cui mi rammarico, ma capisco benissimo quell’intima felicità così ben descritta…..io la provo camminando e sciando in mezzo ai boschi immacolati e silenti. Coltivala questa passione!
Erik
4 ottobre 2012
Il silenzio e la “voce” della montagna ti fanno sentire libero e ti fanno dimenticare la vita caotica di tutti i giorni……………. Complimenti per come hai trasmesso l’esperienza che hai provato 🙂
Arianna
4 ottobre 2012
La montagna offre sempre delle emozioni uniche, complimenti una gran bel racconto
Alessandro
4 ottobre 2012
Si percepisce tutta la passione per la montagna, complimenti.
Stefano
4 ottobre 2012
io la montagna la frequento … non spessissimo ma la frequento, a piedi e in mtb. Conosco bene le sensazioni che si provano in solitaria; sei tu e Lei … la montagna con la sua maestosità e il timore che ti incute (perchè la Montagna non si sottovaluta). E sono sensazioni che non ti lasciano più. In solitaria ho raggiunto il bivacco Torrani sul Civetta a 2984 metri. Certo non è un’arrampicata come la tua, ma … Ecco ora mi è tornato il desiderio di andare a camminare; si può fare anche d’inverno volendo. Ciao e complimenti per il tuo scritto.
Maria
4 ottobre 2012
Dev’essere veramente una bellissima cosa essere lì in cima a quella montagna che hai scalato da solo e in qualche tratto accompagnato ed essere consapevole di quello che si prova ad uscire dai propri schemi….veramente COMPLIMENTI!
Michela
4 ottobre 2012
Suppongo sia una sensazione bellissima arrivare in cima,arrivare al proprio traguardo.dopo svariate ore di camminata in solitudine!Dev’essere veramente bellissimo, come si dice “provare x credere”…sarebbe una bellissima avventura da provare…COMPLIMENTONI!
Stefi
4 ottobre 2012
Albertino!!! Anche le foto in posa ti fai fare?
Con un paesaggio di sfondo come quello, il risultato è magnifico… Scherzi a parte, hai scritto davvero un bellissimo post.
Manuel
4 ottobre 2012
Ti ho conosciuto al corso di arrampicata, era singolare vederti salire con tanta leggerezza ed armonia. Quell’armonia che traspare anche da queste righe, dove è massimo il senso di libertà.
Vai così Alberto, continua alla grande!
Claudia
4 ottobre 2012
Sinceramente non comprendo cosa ci trovi la gente di entusiasmante nell’andare al mare a rilassarsi con un cocktail in mano. Certo, è sicuramente un modo per riposarsi, ma il troppo riposo…stanca!
Condivido la voglia di far fatica, di sudare, di immergersi nella natura e diventare un tutt’uno con essa, in armonia col mondo e con se stessi. Wow!
Alice
4 ottobre 2012
E’ meraviglioso scoprire una passione rara in un giovane ragazzo. Hai descritto perfettamente le sensazioni che hai provato in quel momento in cui ti trovavi da solo, e mi è sembrato di essere affianco a te. Spero tu possa continuare con gioia questa passione, fratellone mio.
Andrea Da Ros
4 ottobre 2012
Sono un calciatore convinto … ma dopo questo racconto mi verrebbe voglia di provare un’esperienza così forte di beata solitudine. Grande Alberto!!!
Roby
4 ottobre 2012
Sono amante della montagna e un’esperienza così sarebbe un sogno e le tue parole hanno reso ancora più forte questo sogno!!!
Michy
4 ottobre 2012
Lo spettacolo delle Tofane l’ho visto salendo con la funivia … ma dal tuo racconto capisco che non è quello il modo migkoire per ammirarle!!!
Alice
4 ottobre 2012
meraviglioso… semplicemente.
un sincero grazie a Chi ha vissuto queste emozioni e le ha condivise con grande semplicità e immediatezza.. con l’augurio a tutti di provare queste passioni (anche solo attraverso i racconti di altri).
aer
4 ottobre 2012
un vero appassionato che scrive Montagna con la EMME maiuscola…come una divinità! questa si che è passione! visto che è una divinità…non sfidarla mai ragazzo!
Alberto
16 ottobre 2012
Caspita, che commento…
Seguirò il tuo monito, questo è certo. Ci vuole rispetto reciproco, e questo già lo so.
scsmnch
4 ottobre 2012
Come mi hai già dimostrato, con semplici parole sei in grado di descrivere un’avventura. Secondo me da vecchio diventerai un cantastorie come Omero… Oh, guarda che un dì dobbiamo andare per rifugi e malghe come mi avevi promesso!
anna
4 ottobre 2012
wow 🙂 proprio bello complimenti!deve essere stato meraviglioso trovarsi in quel posto,continua così 😉
Marco
4 ottobre 2012
Gran bel articolo. Non vado spesso in montagna mi hai fatto venire voglia ma continuo a preferire il mare. 😛
Benedetta De Nicolo
4 ottobre 2012
Ciao Alberto!!…davvero affascinante l’immagine che sei riuscito a trasmettere della montagna, e te lo dice una che non la frequenta spesso!!in effetti fa un certo che trovarsi da solo in mezzo a tanta maestosità, ma per uno che la considera come una compagna senza dubbio sa che cosa aspettarsi!…condivido con te l’idea che ogni tanto c’è la necessità di stare da soli con se stessi, per riflettere e godersi la bellezza di una natura che purtroppo nella vita quotidiana spesso ci sfugge!…il modo coinvolgente con cui hai descritto la tua esperienza mi ha dato l’impressione di essere con te in quella avventura!!
Carlo Deodato
4 ottobre 2012
E’ una descrizione molto precisa su quello che provoca in te l’idea di essere in montagna.
Un luogo per essere da solo in pace, “in beata solitudine”. ma che diventa luogo d’incontro con persone con i tuoi stessi interessi, quelli che magari i tuoi amici non condividono, non conoscono o non capiscono così in fondo al tuo io.
Grazie
Roni
4 ottobre 2012
Una esperienza raccontata con grande passione, il rapporto tra l’uomo e la montagna, la solitudine di questa e lo stress del sistema di vita degli uomini. Complimenti!
Elisa
4 ottobre 2012
In questa stagione la montagna è bellissima per i suoi colori ma regala sempre emozioni fantastiche…
nady
4 ottobre 2012
Hai miei tempi si andava in montagna in tutti i modi, da soli e in compagnia, in estate come in inverno, parere personale, le Dolomiti sono sempre speciali, anche quando piove!!
Vix
4 ottobre 2012
Secondo voi fino a quando si può andare in montagna prima dell’inverno, ho meglio ci solo dei percorsi, facili, non ferrate da fare con la neve? Penso che con la neve diventi ancora meglio!!!!
Liza
4 ottobre 2012
Magiche Dolomiti, vorrei proprio fare un’esperienza del genere, qualcuno ha dei consigli da darmi? non ho mai fatto una vera e propria ferrata, sicuramente mi dovrò affidare alle mani di un esperto, secondo voi ci sono anche percorsi che possono affrontare bambini di 10 anni?!
carla
4 ottobre 2012
Mi piacerebbe andarci ma ci voglion le guide.
si può trovarne? se ne trovano li in zona?
paola
4 ottobre 2012
E’ il percorso che facciamo io e mio marito, è davvero bello..
la descrizione ci sta a pennello, davvero
gianni
4 ottobre 2012
apprezzo quanto descritto e mi ritornano alla mente dei bellissimi ricordi di splendide passeggiate
Ste86
4 ottobre 2012
Nonostante io abiti in montagna non lo mai apprezzata come hai fatto tu, ma leggedo il tuo racconto un pensierino quasi quasi mi gira per la testa… provare non costa nulla!!
Giacomo53
4 ottobre 2012
La montagna vissuta così è un’incantatrice, anni fa anch’io uscivo spesso da solo, però appena ho trovato la compagna ideale ho iniziato ad apprezzarla molto di più in compagnia, condividendo molte emozioni!!!
debo
4 ottobre 2012
ognuno di noi trova la solitudine in luoghi diversi, chi in montagna chi al mare chi in palestra chi nella sua camera…l’importante trovare tempo x se stessi.
Giorgino
4 ottobre 2012
Bello Bellissimo… io non approvo troppo l’andare in montagna da soli, per questioni di sicurezza, però posso immaginare che sia un esperienza fantastica
adrian
4 ottobre 2012
meravigliosa la montagna ma bisogna star attenti che è anche tanto pericolosa…e andar da soli non sempre è giusto farlo. anche se un racconto così ti fa venir la voglia di andarci.
Ali
4 ottobre 2012
Un’avventura guidata da una sola passione, la montagna! Complimenti per la tenacia e per le parole con cui hai saputo raccontarci e trasmattere – anche a chi come me, poco pratica – le emozioni che hai provato e le conquiste che piano piano hai raggiunto
paolo
4 ottobre 2012
la solitudine, la voglia di superare i propri limiti e di raggiungere i propri obiettivi: tre elementi che fanno di questo racconto un qualcosa di unico, complimenti!
carmen
4 ottobre 2012
anche ad una come me che non ama la montagna questo racconto ha fatto venir voglia di mollare tutto e partire per fare una camminata tra i monti, così da poter provare le emozioni che hai provato tu
nancy
4 ottobre 2012
Ogni riga di questo racconto fa venire voglia di leggere quella seguente perchè si entra in una sorta di immedesimazione che ti porta voler scoprire i particolari successivi. Complimenti davvero per aver saputo coinvolgere i lettori.
Chicco
4 ottobre 2012
Le Dolomiti hanno un fascino infinito, che ti travolge tutti i sensi…. io però tutta quella fatica l’avrei fatta solo per arrivare in un rifugio e mangiarmi un per piattone ti formaggio fuso e polenta!!
CaroCaro
4 ottobre 2012
Che meraviglia, mi hai dato un ottimo spunto per organizzare il mio prossimo weekend in montagna….tempo permettendo!!!
Luca Parenti
4 ottobre 2012
Un gran bel racconto. La montagna si lascia interpretare e nasconde sempre nuove emozioni. Tutte da scoprire.
Grande sensazione di libertà. La montagna è veramente inimitabile. Complimenti per il racconto.
Alessandra
4 ottobre 2012
Compliementi!! Una descrizione meravigliosa, mi hai fatto venire voglia di provare questa esperienza..
nicola mitv
4 ottobre 2012
Le montagne più belle d’Italia !
Francesca
4 ottobre 2012
Davvero una bella descrizione, devo confessarti che mi ha emozionata! Si riesce a percepire tutta la tua passione per la montagna e ha fatto venir voglia di andare a fare una scalata anche a me! Complimenti!
primo
3 ottobre 2012
Complimenti con le tue parole riesci a trasmettere senzazioni e stati d’animo che solo
chi ama e sa vivere la montagna conosce.
Simonetta Nadal
3 ottobre 2012
Rimanere in silenzio alla fine della lettura è impossibile … i complimenti che vogliamo dirti nascono proprio dal cuore … BRAVO Alberto!!!
Alberto
16 ottobre 2012
Grazie Simo, so che per te era doveroso scrivere un commento. Apprezzo moltissimo che tu l’abbia fatto, nonostante i malanni fisici: per me vale doppio.
Un abbraccio, a presto.
Monica
3 ottobre 2012
Si sente che chi ha scritto questo pezzo ama veramente la montagna. Non è un hobby,nè un passatempo, è uno motivi per cui vale la pena vivere. Grazie per essere riuscito a trasmettere la tua passione. Non solo tramite ciò che scrivi. Anche tramite ciò che fai e le esperienze che ci fai vivere. Un bacio!
GIAN DOMENICO MAZZOCATO
3 ottobre 2012
Si respira (e ci si fa mancare il fiato) col narratore. In presa diretta, E si sale. E’ questo il mistero della montagna, la ragione profonda del suo fascino? La voglia di raccontarla e di trasmetterla come un dolce virus? Felice scrittura, amico delle cime.
Julia
3 ottobre 2012
Bravissimo Alberto!
per descrivere questo meraviglioso paesaggio sei riuscleito a trovare le parole giuste!!
Luca
3 ottobre 2012
Wow… che esperienza!!! hai saputo descrivere la montagna nel modo migliore!
spero tanto che scriverai altri racconti che sappiano emozionare come questo!!
Angela
3 ottobre 2012
Complimenti Alberto!!
é un testo bellissimo! hai trovato un bellisimo paragone per il sole che personalmente non ho capito subito 🙂
Elisa
3 ottobre 2012
Mi fai innamorare della montagna scrivendo queste cose…davvero, devo ricredermi perchè pensavo fosse molto più faticoso scalare una vetta, ma dalle tue parole traspare un senso di serenità e gioia che solo lì trovi. Grazie…
Sara
3 ottobre 2012
Un’esperieza unica e indimenticabile che hai saputo trasmettere in modo eccezionale!
Alberto
3 ottobre 2012
PORTAMI SUBITO SU QUELLA FERRATA!!! Ho iniziato da poco a praticare, non ho ancora il materiale, ma ho letto delle bellissime recensioni e non mi pare difficile tutto sommato! Che ne dici, si può organizzare il prossimo anno? Magari avrò più esperienza…
Roberto
3 ottobre 2012
Fantastico… Io sono qui seduto nel mio studio, sui libri, ed astrarre attraverso il tuo racconto mi aiuta ad alleviare il peso di questi malloppi giurisprudenziali.
Ti ringrazio per i paesaggi, per i compagni incontrati lungo il sentiero, per i conflitti interiori ma, soprattutto, per la pace dei sensi.
Anna Lisa Piovano
3 ottobre 2012
Direi che le immagini raccontano tutto. Osservando con attenzione la terza non si può non rimanere ammaliati dal meraviglioso panorama: la severità delle rocce, il contrasto tra i colori, le nuvole lontane che minacciano di addensarsi…tutto questo lo può offrire soltanto la montagna! Bravo Alberto, tanti auguri.
Consuelo
3 ottobre 2012
Pur non esendo un’appassionata di montagna, il tuo racconto mi ha colpito… Solitudine, silenzio, montagna, tante emozioni che possono spaventare ma che tu hai vissuto con entusiasmo travolgente… Complimenti
Barbara
3 ottobre 2012
Che meraviglia!!!! Una fantastica descrizione, se chiudi gli occhi sei….lì
Sabina
3 ottobre 2012
Leggendo queste righe ho provato una grande emozione, rendono palpabile il senso di orgoglio e liberta’ , dato dalla tenacia e la grande passione per la montagna.
ivan
2 ottobre 2012
L’ho fatta qualche anno fa… le sensazioni erano le stesse….:-)
Enrico
2 ottobre 2012
La montagna trasmette emozioni e nelle tue parole ho rivissuto quegli attimi coinvolgenti e unici delle uscite in solitaria…è come vivere un’altra dimensione, provare per credere!! Bravo Alberto, eccellente ferrata, eccellente descrizione, continua così!
Amedeo
2 ottobre 2012
Bellissimo testo, bravo Alberto! Non sono un appassionato di montagna, ma con le tue parole mi hai fatto ricredere, e spero un giorno di poter provare anch’io queste emozioni sulle nostre maestose Dolomiti. Complimenti.
Matteo
2 ottobre 2012
Pur non essendo un appassionato, la lettura del tuo racconto mi ha emozionato a tal punto da sentirmi protagonista di questa incantevole scalata.. Complimenti Alberto!
Alessio
2 ottobre 2012
Trovo che le sensazioni che si provano a 3000 metri sopra il mare siano una cosa davvero magica nonchè unica. Il trovare due persone che cercano di riuscire nello stesso scopo è un indicatore che rasenta le sensazioni di assoluta realizzazione, per una cosa che di certo non si può considerare banale.
Bravo Alberto. ottima interpretazione della montagna.
Mi sono addirittura perso a leggere gli altri articoli di questo curioso sito.
Complimenti.
Monica
2 ottobre 2012
Complimenti per questo fantastico testo!!
sei riuscito a trasmetterci tutte le emozioni più belle e faticose che hai vissuto quel giorno!!
Giulia
2 ottobre 2012
Complimenti Alberto!!
con questo testo sei riuscito a mettere in risalto la bellezza delle nostre Dolomiti e i sentimenti che hai provato nell’arrivare alla cima.:)
bruna
2 ottobre 2012
bravo Alberto, una strana cosa leggere di questa passione per la montagna e la solitudine di una persona così giovane! Fa ben sperare!
Mary
2 ottobre 2012
Dalle tue parole si evince chiaramente la tua passione per la montagna.. Passione che contagia anche noi! Continua così!
Alessio Semenzato
2 ottobre 2012
Grande Alberto !!! per quanto mi riguarda la montagna è bellissima da frequentare in compagnia di amici, ma quando si va a camminare da soli, ecco che riesci a percepire sensazioni uniche che ti fanno sempre di più innamorare dei magici paesaggi che la montagna offre. Anche ripercorrendo lo stesso sentiero, ogni volta si prova un qualcosa di diverso…..Comunque sai molto bene raccontare le sensazioni che provi! ti consiglio di raccogliere in un diario le tue scalate/escursioni e magari un giorno pubblicare un bel libro! un acquirente lo avresti già trovato!!! 🙂
Alberto
16 ottobre 2012
Va bene, prepara la grana allora! Scherzi a parte, finisci presto il corso così andremo a farci qualche via sul Falzarego o torneremo a ripetere il VI° grado a Schievenin!
luceombra76
2 ottobre 2012
è un bel regalo da farsi andar da soli qualche volta…sempre usando la testa…un sorriso 🙂
Fabio
1 ottobre 2012
Leggendo le tue parole sembra di essere lì con te, lì a scalare metro dopo metro con lo scopo di arrivare in cima…complimenti davvero hai due grandi doni: tanta determinazione e la capacità di esprimere a parole quello che puó darti un’esperienza simile, non è da tutti!
walter
1 ottobre 2012
Complimenti mi hai emozionato,mi hai fatto rivivere dei momenti stupendi pensando alla ferrata sulla Tofana di Roses fatta qualche anno fà.La montagna è questa………ti emoziona……
Fiorella
1 ottobre 2012
Questo testo é davvero stupendo!!! Leggendolo, sembra di essere in quelle montagne, di camminare insieme al protagonista, di tirare il fiatone per la fatica!!!
Complimenti Alberto!!
Mari
1 ottobre 2012
amo la montagna e la sua “solitudine”.Un posto magico che ti mette addosso la pace dei sensi e ti fa sentire veramente bene con te stesso, un luogo in cui liberare la mente dai pensieri come hai detto. non potevi impiegar meglio il tuo tempo libero!
Matteo
1 ottobre 2012
Caro Alberto, anche se non ho ancora avuto modo di incontrarti in una delle mie “passeggiate ad alta quota”, non posso che sentirmi in piena sintonia con te: l’amore per la montagna è un qualcosa di innato che penso sia ben e condividerlo con gli altri e viverlo da soli, come racconti qui oggi; sulle Tofane poi…
Continua così 😉
Deborah
1 ottobre 2012
Per una come me che ama il mare e la pianura, mi hai fatto ricredere e incuriosire sulle altezze. Complimenti!
thomas
1 ottobre 2012
leggendo il tuo brano riscopri che a quelle altezze l’uomo non e’ riuscito a rovinare le bellezze della natura. complimenti per il tuo coraggio e di come hai raccontato le senzazioni che provavi.
Bruno
1 ottobre 2012
Anche a me, talvolta, è arrivato il desiderio della “solitaria”, un a tu per tu tra me e la montagna. E’ un momento importante anche se poi prevale anche il desiderio di raccontare, per poter condividere e quindi accompagnare altre persone sul nostro cammino. In fin dei conti, cosa sarebbe l’alpinismo anonimo, fatto cioè senza memoria?
Iresera
1 ottobre 2012
Per quanto io ami il mare, certe emozioni uniche, como il senso della scoperta, la soddisfazione di arrivare alla meta, l’immensità del paesaggio, te le può regalare solo la montagna
anna bianca de biasi
1 ottobre 2012
La montagna…mi attira ed allo stesso tempo mi fa paura…mi attirano le bellezze dei panorami, il ritrovarsi soli con se stessi tra quelle meraviglie, sentire lo scorrere limpido dei fiumi, sentire le goccioline dell’acqua vaporizzzata delle cascatelle….mi fanno paura le vipere però…i sentieri scoscesi mi danno il batticuore, la paura del cambio repentino del tempo, i nuvoloni neri che ti ritrovi all’improvviso sopra la testa…però non so mai scegliere tra il mare o i monti
Manuele
1 ottobre 2012
Complimenti albe… Bellissima escursione.. Le escursioni in solitaria non sono male ti aiutanoad entrare in contatto diretto con la montagna, ad assaporarla veramente… Continua così…
Magdalena
1 ottobre 2012
What would life be like without mountains….? Unimaginable!
Alberto
16 ottobre 2012
You’re right Magda, for sure we would lose a great occasion to face ourselves and our limits. Thank you for having commented from Poznan, it has been o honour for me!
Have good trekkings and go on climbing, I hope one day we’ll meet each other at the bottom of the same wall…
Mara
30 settembre 2012
Nonostante non fossi al tuo fianco…ho vissuto delle emozioni fantastiche. Complimenti e …continua così!
Fabio
30 settembre 2012
complimenti sul serio!! sei riuscito a descrivere le sensazioni che tutti quelli che vanno in montagna provano, e cio non e facile! Leggere il tuo post m’ha amplificato ancora di piu la mia voglia di montagna!
Tommaso
30 settembre 2012
La montagna sa far vivere grandi emozioni. Tu le hai descritte in maniera esmplare.
Spero di viverle anche io un giorno.
Complimenti vivissimi all’autore.
ste
30 settembre 2012
Finalmente una passione senza competizione. Passione per vivere, non per vincere! Assapori la natura e questo ti allontana dalla superficialità.
Mattia
30 settembre 2012
Complimenti, gran bel post. Mi è sembrato di esserci io su quella montagna anche se un’esperienza così non l’ho mai vissuta purtroppo!!
Francesca
30 settembre 2012
La montagna è davvero stupenda. Non ho parole 🙂
monica
30 settembre 2012
Complimenti.. non è facile riuscire a descrivere le emozioni e le sensazioni che si provano, ma direi che tu ci sei riuscito alla grande..
franco
29 settembre 2012
Ho cominciato da poco ad apprezzare la montagna, semplici passeggiate, ma questo articolo mi ha permesso di vedere il paesaggio ad occ hi chiusi.
Simone
29 settembre 2012
Stupendo! E’ incredibile come la montagna ti fa sentire così vivo anche in situazioni di solitudine. L’importante è divertirsi sempre e comunque.
Loriano
29 settembre 2012
L’importante è andare in montagna con lo spirito giusto. Non con spirito di competizione o di di sfida, ma con serenità e consapevolezza e la montagna ti regalerà meravigliose emozioni.
fede
29 settembre 2012
che poesia d’altri tempi! congratulazioni
Claudia
29 settembre 2012
Ci sono emozioni che soltanto l’immensità della Natura che ci circonda può farci provare, e la montagna, con la sua maestosità e gli scorci e le vedute che offre, si presta bene a questo. Complimenti!
Sonia
29 settembre 2012
Ehi, ho visto il macaco cavoli… Ma non era molto evidente, ci ho messo un bel po’! Gran bella foto quella davvero, e BEL POST scritto bene. complimenti!
Andrea
29 settembre 2012
Accidenti non pensavo che una giornata in montagna potesse suscitare queste profonde riflessioni… Mi piace il paragone con la lampadina, grande!!!
Marco
28 settembre 2012
La montagna è epica, infinita, immensa, uno dei pochi luoghi dove l’uomo puó ritrovare se stesso e dove può capire i suoi limiti, dove entra in contatto con il suo più profondo ed intimo essere…
Claudia
28 settembre 2012
Complimenti davvero!!!!!Io non ho scalato vette così alte ma ho tanti ricordi della montagna…paesaggi,sogni,fatica,strada,risate,pianti,solitudine,bellezza,amicizia…la montagna è tutto questo!!!!
Claudio
28 settembre 2012
Il 10 agosto 2011, dopo una notte trascorsa presso il Rifugio Pomedes con un terribile mal di stomaco, in solitaria e dopo avermi fatto il giorno prima il meraviglioso sentiero Astaldi e l’Olivieri, volevo coronare il tutto con la salita alla Tofana di Mezzo! Così mi sono imbarcato per la ferrata di Punta Anna in condizioni difficili ma tantè la passione . . . che meraviglia la Tofana di Rosez lì quasi raggiungibile se stendevo la mano! Vabbè con fatica ho raggiunto Punta Anna e poi vinto dalla stanchezza ho deviato per Punta Giovannina per discendere al Rifugio Giussani ed infine al Dibona! Ma quest’anno, con mio figlio tredicenne, abbiamo completato il giro con la ferrata Formenton raggiungendo prima la Tofana di Mezzo e poi quella di Dentro, scendendo per Cima Formenton dal Bivacco degli Alpini raggiungendo infine Ra Valles. In agosto ho fatto tre giorni di solitaria sulla Dolomiti di Sesto: 12 kg di zaino, tanta fatica e sudore, 6 rifugi, mille emozioni! E due fantastici amici trovati al Carducci e compagni d’avventura sulle ferrate di cima dodici e Paterno che non dimenticherò mai. Claud60
Alberto
16 ottobre 2012
Caspita Claudio, leggere il tuo commento è stato interessante! Quasi quasi avresti potuto scrivere un post…
Complimenti a te, trasmetti la passione a tuo figlio mi raccomando.
Irene
28 settembre 2012
“La forza di alcuni ricordi è una falce speciale che taglia i tristi fieni dell’oblio.” Le emozioni che si provano in vetta sono indimenticabili
Micaela
28 settembre 2012
Grazie Alberto! Leggendo le tue parole mi è sembrato quasi di essere lì con te (facendo decisamente meno fatica!!!). Fare strada, specie fare fatica in montagna, è qualcosa di difficile da descrivere… ma estremamente bello e importante da provare! Mettersi in gioco, sfidare se stessi, cercare se stessi, superarsi… sono cose che vivi quando fai fatica… e sono cose ghe ti aiutano a crescere, anche quando non sei in mezzo ai monti! Chapeau!
Stefano
28 settembre 2012
Bellissimo racconto, riesco a immaginare la vostra fatica, il vostro sudore, la vostra gioia quando giunti alla meta!!
Kris
28 settembre 2012
Bellobello!! La montagna è magica soprattutto se si è da soli e ci si prende il tempo ti contemplarla… non dimentichiamoci però che è anche pericolosa, e quindi bisogna prestare sempre moltissima attenzione!!!
Angelina
28 settembre 2012
Provo un pò di invidia….non vedo l’ora di poter fare un’esperienza simile, però per come sono fatta preferirei essere in compagnia, magari di qualcuno che non parli troppo!!! hihihi
Foto molto belle
CriBella
28 settembre 2012
Con questo racconto si ritorna al vero senso della montagna, viverla, apprezzarla e soprattutto rispettarla!!! Complimenti, condivido tutto!!
Patparda
28 settembre 2012
Complimenti, da quando ho letto il post non vedo l’ora di provare questa esperienza, il senso di libertà e la presa di coscienza del mondo che ci circonda…
Elena
28 settembre 2012
Post bellino un bel po’. Si legge tutto d’un fiato.
Anche se non è chiarissimo perchè ti sia venuto in mente proprio un macaco.
Alberto
16 ottobre 2012
Voglio chiarire per tutti dove sta il macaco: prendete tutta la parete di sinistra, o perlomeno la metà alta. E’ rappresentata soltanto la testa, non tutto il corpo. La sporgenza in basso è il muso, la parte più sopra che rientra sono gli occhi.
Purtroppo pare che sia l’unico a vederlo, nonostante l’abbia mostrato a molte persone: peccato, vorrà dire che è questa una reazione ancor più personale!
Egidio
28 settembre 2012
Mi capita spesso di vivere emozioni molto simili a quelle descritte dall’autore. La montagna vissuta in solitudine, s’è vero che da un lato può essere pericolosa, dall’altro ti offre sensazioni uniche. Complimenti per l’articolo. Ti auguro ancora tante vette!
marco
28 settembre 2012
il piacere che ti viene dato della montagna è una cosa che può venire solo da dentro e che nessuna cosa o persona può darti.
E i genitori che passione ,e come ti capisco.
omnia
28 settembre 2012
grazie a questo giovane scrittore che ci ha trasmesso emozioni che non tutti possono vivere….penso che abbia una così grande passione che probabilmente la sua fidanzata ne sarà gelosa 😉
betty
27 settembre 2012
è bellissimo!sto sempre aspettando di poter condividere un’esperienza cosi’ con voi
chaira
27 settembre 2012
Immagino che solo in questo genere di esperienza si arrivi ad una conoscenza profonda di sè e ad una piena consapevolezza delle proprie potenzialità. Spero un giorno di provare personalmente tutto questo.
Luca Daniel
27 settembre 2012
Che fatica la montagna anche se poi ti ripaga sempre con la vetta che raggiungi perchè da li si può vedere il mondoooo!!!!!!!!! Grazie all’autore dell’articolo davvero bello.
Diego Daniel
27 settembre 2012
Quello che ricordo di più della montagna è lo stupore del silenzio, abbinato ai grandi panorami mozzafiato. Ringrazio l’autore del racconto “in beata solitudine” per le immagini che è riuscito a farmi ricordare. Davvero un bellissimo articolo emozionante.
Guido Turello
27 settembre 2012
La montagna scoperta da poco, ma molto bella e tante volte molto faticosa da raggiungere…ma quando arrivi solo dove le tue gambe ti portano vedi posti che tolgono il fiato dalla bellezza che si vede dall’alto
Federico
27 settembre 2012
…una boccata d’aria di montagna…
giovanni bortoluzzi
27 settembre 2012
“mi sto rendendo conto di come corpo e mente abbiano a volte desideri diversi: il primo non vede l’ora di sedersi e riposare un po’, la seconda vorrebbe proseguire ancora per molto” … fantastica!!!
elisa
27 settembre 2012
Complimenti all’autore per le emozioni che ha saputo condividere con noi lettori e anche per la grande proprietà di linguaggio. Un augurio ed un invito a scalare altre vette ma anche a scrivere, scrivere, scrivere ancora!
Elisabetta
27 settembre 2012
Molto bello, si ritorna al vero senso della montagna!!!
Elena Semenzato
27 settembre 2012
“Ora mi sto rendendo conto di come corpo e mente abbiano a volte desideri diversi: il primo non vede l’ora di sedersi e riposare un pochino, la seconda vorrebbe proseguire ancora per molto”…favolosa
Marianna
27 settembre 2012
Mi piacerebbe avere una così grande passione per la montagna… ma la pianura mi s’addice di più! =D
Paolo
26 settembre 2012
Una pagina intensa e ben scritta, complimenti!
Alice
26 settembre 2012
…cercare il proprio limite fisico, un’intima felicità, davanti a un paradiso…meraviglioso!
Do
26 settembre 2012
Ricordo ancora il giorno in cui, giunta quasi alla cima del monte Rite, mi fermò un signore.
Dopo avermi descritto tutte le montagne circostanti mi disse una frase che ho ancora nel cuore, e sulla quale ogni tanto rifletto: “Le montagne stanno ferme, le persone non tornano più”, come a dire che l’appuntamento con le cime puoi ripeterlo, ma non con i loro visitatori. Bella la solitudine, ma anche la compagnia di chi comprende e condivide le nostre stesse passioni.
Alberto
16 ottobre 2012
Una frase ricca di significato, sarebbe davvero interessante discuterne. Fa riflettere, Donata, è singolare come una persona che probabilmente non vedrai più ti possa donare qualcosa che ti accompagni per molto tempo.
federico
26 settembre 2012
la salita e la solitudine: ti capisco caro alberto…
Enrico
26 settembre 2012
Un peccato dopo tutta quella fatica trovare il pellegrinaggio dei “turisti per caso” arrivati in funivia. Purtroppo il capitalismo si è spinto anche sopra i 3000 metri, di sicuro però a quei turisti non rimane che un’immagine gelida in confronto a quella che, con gli occhi della fatica, hai provato tu..
Grande Alberto, porta un abbraccio alla montagna da parte mia,
che resti sempre lei la regina incontrastata,
e noi i suoi umili sudditi..
Flavio
26 settembre 2012
Vien voglio di partire: zaino in spalla e pronti per un’altra giornata sulle dolomiti; i colori dell’autunno sono fantastici.
Assolutamente da non perdere.
Giuliana
26 settembre 2012
Alberto, avessi scritto un libro, sarebbe stato di quelli che si leggono tutto d’un fiato!! Complimenti!
Alessandro
26 settembre 2012
Una giornata meravigliosa raccontata con parole vive. Dal testo traspare tutta la passione per la Montagna e la voglia di essere un tutt’uno con lei nonostante la fatica che ti richiede. Davvero bello!
Michele
26 settembre 2012
Da tanti anni non frequento più la montagna, le alte vette.
Grazie Alberto, hai resusitto in me i vecchi ricordi
monia
26 settembre 2012
la montagna trasmette serenità e tranquillità…la amo alla follia… ma il mio fisico,la mia poca forza e il mio poco fiato non mi permettono di vivere emozioni simili… grazie di averle scritte così… la mia sensazione è di essere stata lì affianco a te…aver sentito il calore del sole, aver visto le nuvole, quella croce e aver ascoltato il silenzio….
marco
25 settembre 2012
La passione x la montagna si esprime in questo articolo e si trasmette al lettore complimenti!
Silvia
25 settembre 2012
Complimenti! Proprio bello!
nicola
25 settembre 2012
leggendo, vivo le emozioni dello scrittore, l’energia del suo fisico e del suo animo, la fatica che lo assale all’improvviso, le sue speranze, la sua voglia di silenzio e di solitudine e, soprattutto, invidio la sua perfetta sintonia con l’ambiente che lo circonda durante la lunga scalata.
Silvia
25 settembre 2012
Un posto dove stare in compagnia di se stessi… mi ci vorrebbe! Avete portato in montagna anche chi, come me, non la ama particolarmente. Grazie!
ilaria
25 settembre 2012
Bene,devo assolutamente andare a camminare lì! Grazie Alby!
giovanni bortoluzzi
25 settembre 2012
Vi stimo !!!
Alfonso Beninatto
25 settembre 2012
Il racconto riesce a farti entrare nella solitudine della mantagna. Originale l’idea sole-lampadina. Alla prossima.
Enrico
25 settembre 2012
Passione per la montagna ! TANTAAA !!
Laura
25 settembre 2012
sabato abbiamo fatto un sentiero nella valle del mis, di un’ora circa. fuori allenamento completo, anche un sentiero che si delinea a lato di una montagna con i suoi su e giù è assai faticoso! 🙂 hai descritto appieno come l’obbiettivo che ti poni a volte mette a dura prova il tuo fisico, ma nonostante questo, la ‘voglia di arrivare in cima’ è preponderante rispetto a tutto il resto e si riesce ad andare avanti..! bella albe! :*
Riccardo
25 settembre 2012
Condivido pienamente! Ognuno prova emozioni molto personali in montagna, tu hai descritto bene la tua esperienza. Complimenti
Stefania
25 settembre 2012
Stupefacente, complimenti!!
Anna Maria
25 settembre 2012
Tra caos e vita frenetica quotidiani, una giornata così è certamente la medicina migliore. Hai ragione: “Grazie Montagna!”.
Federica
25 settembre 2012
E’ sempre bellissimo prendere del tempo per se stessi e rintanarsi in un luogo che ci fa stare bene; ad alta quota i pensieri di sempre sono lontani e rimane soltanto il desiderio di salire sempre più in alto. Credo che il tuo articolo sia riuscito ad esprimere benissimo come ciò che vedi nella salita si rifletta dentro di te, facendoti trovare un po’ di pace. Bravo !
giulia
25 settembre 2012
Continuate così,grandi 🙂
Emiliano
25 settembre 2012
Complimenti per la tua passione e, ancor di più, per la capacità di farne dono a chi ti legge.
Valentina
25 settembre 2012
Dev’essere davvero meraviglioso trovarsi in un posto come quello in completa solitudine ed immersi nel silenzio!!
Federica
25 settembre 2012
viva la solitudine di chi ha il cuore leggero!
massimo bettiol
25 settembre 2012
finalmente una vera storia di montagna. Conosci te stesso, prima di tutto!
Trevis
25 settembre 2012
Anch’io vorre provare l’esperienza in solitaria.. ho bisogno di staccare..
ora lo farò ne son sicuro
luigi
25 settembre 2012
wow!
curiso che eri l’unico da solo no? le persone con cui hai parlato e ti trovavi erano a coppie..
Maggie
25 settembre 2012
Hai descitto così bene questa bellissima esperienza che sono riuscita ad immedesimarmi…grazie!
Maurizio de vincenti
25 settembre 2012
Bellissimo racconto espressione di profonda passione per la Montagna.
Elena
25 settembre 2012
Daje daje daje!
Serena
25 settembre 2012
Bellsiimo…straordiario come un paesaggio riesca a farti sentire così piccolo! Grazie, mi è venuta una gran voglia di andare in montagna…quella con la M maiuscola!!!!
sbe
25 settembre 2012
ci hai fatto sentire in mezzo alla natura, parte dell’esperienza! fantastica descrizione..soprattuttoquando descrivi silenzio e atmosfera.great!
Federico
25 settembre 2012
Un esperienza suggestiva che sei riuscito attraverso le parole a farci vivere. Complimenti!
Andy
25 settembre 2012
Continua con la tua passione ;-)…
MJ
25 settembre 2012
Sembra Proprio che la Montagna ti piaccia così com’è, che non pretendi qualcosa in cambio ma che evidentemente lei ti da molto, probabilmente la possibilità di stare lontano da tutti che forse ritieni fondamentale. Ovvio è quello che traspare a me, forse solo a me.
Bello
Irene
25 settembre 2012
Che meraviglia…
matteo
25 settembre 2012
Cosa dire: provare per credere!!!
Federico
25 settembre 2012
..Questo fa venire “voglia di montagna”
Giacomo
25 settembre 2012
Il sole paragonato ad una lampadina incandescente: che immagine meravigliosa. Ricordo che da piccolo, quando leggevo di sera in camera mia, la lampada accanto al letto iniziava a scottare sempre più ed anch’io me la immaginavo come una piccola palla di fuoco.